Di Pasquale e i suoi promettono aiuto alle associazioni sportive

TERAMO – “Il caos in cui versano le strutture sportive è ben al di sopra di ogni mio sospetto e timore” ha dichiarato il candidato sindaco di centrosinistra Manola Di Pasquale, che si è confrontata con le associazioni sportive insieme con i candidati consiglieri Enzo Montani e Lucia Verticelli in un incontro definito nella nota diffusa dalla Di Pasquale “decisamente chiarificatore “. “Ci sarà decisamente da lavorare per trovare una soluzione a questa difficilissima situazione, dovuta a una mancata conoscenza, della precedente amministrazione, delle diverse criticità in cui versano le strutture del territorio. Sicuramente, se verremo eletti – ha promesso la candidata sindaco – vi riconvocheremo ad un tavolo per delineare una sintesi tra le vostre richieste e le possibilità economiche del Comune, per cercare di uscire da questo stato di caos. Al momento non ci sono le possibilità per creare nuove strutture, cosa che non avrebbe senso quando basterebbe semplicemente rendere più sicure ed efficienti quelle già esistenti. Noi siamo per valorizzare e recuperare le ricchezze che possediamo, come il vecchio stadio comunale, per il quale non servono interventi esorbitanti, né colate di cemento. Basterebbero pochi e mirati lavori per trasformarlo in un nuovo punto di aggregazione, aperto al pubblico come spazio verde per il centro e per le manifestazioni delle molte associazioni sportive giovanili”.  Le associazioni hanno illustrato la loro situazione sostenendo che  “In questi due anni per abbattere i costi, la precedente amministrazione ha chiuso i contratti con la cooperativa che si occupava non solo delle pulizie, ma anche della custodia e della manutenzione giornaliera, lasciando a noi questa incombenza. È vero che al Comune paghiamo meno per usufruire di questi spazi, ma non possiamo permetterci di pagare né una società per le pulizie, né di avere un custode. Inoltre, se qualcosa si guasta o si danneggia, il Comune non manda tecnici per riparare i danni, benché noi paghiamo per la manutenzione ordinaria. Allo stato attuale si rischia il completo e totale degrado”.